La Gazzetta dello Sport evidenzia il notevole lavoro di Antonio Conte con il Napoli: il tecnico si basa sulle sue solide convinzioni improntate al sacrificio, alla determinazione e alla voglia di vincere. La seconda esperienza di Conte alla guida del Napoli si fonda su questi principi, con l’obiettivo di lavorare duramente oggi per raccogliere i frutti domani. Il ritiro estivo a Dimaro Folgarida accoglie nuovamente i campioni d’Italia, ma questa volta ci sono cambiamenti significativi rispetto al passato recente.
Se da un lato il comandante del progetto è rimasto lo stesso, dall’altro si riparte con una rinnovata determinazione e con l’intento di non accontentarsi mai, concetto estraneo alla mentalità di Conte. «Amma fatica again», ha dichiarato ironicamente il tecnico nel momento in cui ha confermato la sua continuazione con il club, ribadendo il suo impegno massimo con il consueto «amma faticà», simbolo dell’orgoglio cittadino dopo il secondo scudetto nelle ultime tre stagioni. Il cammino è lungo e impegnativo, per costruire un ciclo destinato a durare.
Quest’anno la sfida è ancora più ardua: portare il tricolore significa affrontare una maggiore pressione e aspettative. I successi delle ultime stagioni di Serie A dimostrano quanto sia impegnativo per Conte e i suoi ragazzi confermarsi. Nelle ultime cinque stagioni, nessuna squadra è riuscita a fare il bis. Un’impresa che non è riuscita nemmeno alla Juve di Sarri, al Milan di Pioli e all’Inter di Simone Inzaghi, nonostante siano arrivati due volte in finale di Champions. In Italia, ogni partita è una battaglia.
Conte è determinato a difendere il titolo e puntare alla doppietta, ma consapevole anche della responsabilità di spingere il Napoli in ambito europeo, dopo un periodo di pausa. Gli impegni raddoppiano e con essi le difficoltà, soprattutto per via dei possibili imprevisti. Proprio per questo il club è impegnato a completare una rivoluzione iniziata l’anno scorso: una rosa più ampia e completa per competere in tutte le competizioni, tra cui Supercoppa e Coppa Italia. La mentalità vincente è alla base di ogni grande successo.
Rispetto alla scorsa stagione, Conte potrà contare sulla rosa dei titolari e su nuovi innesti da integrare nel suo sistema di gioco. Sarà necessario tempo per il loro inserimento, poiché ognuno ha un ritmo diverso nell’adattarsi alle novità. Tuttavia, questi nuovi giocatori vantano qualità tecniche, tattiche e fisiche che saranno preziose e, una volta integrati con il gruppo storico, potranno far compiere alla squadra un ulteriore salto di qualità nel continuo processo di crescita avviato a Castel Volturno, dopo gli errori della gestione post-scudetto.
Nell’ultima stagione, il Napoli ha dimostrato grande capacità di adattamento. Un team camaleontico che sapeva reinventarsi da una partita all’altra, e persino durante lo stesso match. Una rosa profonda è cruciale per rendere la squadra più versatile e capace di resistere alle avversità, come infortuni o squalifiche improvvise.
L’avventura di Conte ripartirà da Dimaro, con l’ambizione di costruire una squadra che lasci un segno nella storia. Conte ha creato la base per una dinastia alla Juve nel decennio scorso e ha rilanciato l’Inter al vertice d’Italia dopo undici anni. Ora, a Napoli, intende confermare questo trend. È un gesto d’amore verso una città che lo ha accolto e apprezzato fin da subito: c’è un titolo da difendere e una Champions da giocare da protagonisti, ma anche una mentalità vincente da trasmettere in eredità, seguendo l’esempio di Rafa Benitez. L’obiettivo è un Napoli che non debba mai temere di volare in alto.