Napoli, due cessioni per plusvalenze: servono nuovi attaccanti

Aurelio De Laurentiis gestisce con successo le finanze del Napoli, dimostrando la solidità economica del club. I risultati sono evidenti: due scudetti negli ultimi tre anni e un bilancio invidiabile. In Italia, il Napoli non ha rivali sul piano economico e si posiziona bene anche a livello europeo.

Dopo le cessioni fruttuose di Kvaratskhelia e Osimhen, che hanno portato 150 milioni di euro nelle casse del club con due significative plusvalenze, De Laurentiis sembra pronto a replicare l’operazione con altri giocatori. Giovanni Simeone, infatti, acquistato nel 2022 dall’Hellas Verona per 15 milioni di euro, potrebbe trasferirsi al Torino con un prezzo approssimativo di 8 milioni. Il club ha già coperto quasi completamente il costo del suo ingaggio.

Un ulteriore guadagno dalla cessione si prospetta con Giacomo Raspadori. Arrivato dal Sassuolo per circa 35 milioni di euro nello stesso periodo, l’attaccante è corteggiato fortemente dall’Atletico Madrid e dall’Atalanta. Se il Napoli riuscisse a vendere Raspadori per una cifra analoga, si tratterebbe di un’altra operazione economicamente vincente. Tuttavia, la valutazione del giocatore potrebbe risultare più alta e merita quindi considerazioni attente. Il Napoli, privato di Raspadori e Simeone, si troverebbe nella necessità di rinforzare il reparto offensivo con almeno due nuovi attaccanti, senza trascurare il bisogno di un esterno sinistro.