Dai campi di provincia alla Serie A: l’ascesa di Lucca

Lorenzo Lucca, nato a Moncalieri il 10 settembre 2000, è un gigante del calcio italiano, non solo per la sua stazza imponente di 201 cm. La sua figura ricorda immediatamente quella di Luca Toni, ma è Zlatan Ibrahimović l’idolo dichiarato del giovane attaccante. La sua carriera, iniziata nei campi della CBS Scuola Calcio di Torino, rappresenta un mix di tenacia, dedizione e una crescita costante, culminata con l’approdo all’Udinese, dove oggi milita con profitto.

Figlio d’arte, il padre Federico era calciatore nelle serie minori, Lorenzo ha iniziato sin da bambino a inseguire il sogno del pallone. Il Torino è stato il primo grande nome a scommettere su di lui, inserendolo nelle proprie giovanili per sette anni. La crescita però non è stata lineare. Nel 2015, Lucca ha mosso un passo diverso, trasferendosi al Chieri, club dilettantistico del Piemonte, per cercare maggiore spazio di manovra. Ed è proprio qui che si è acceso il suo talento, consolidato poi con il debutto precoce all’Atletico Torino. A 16 anni ha già la personalità di chi sa dove vuole arrivare, segnando nella sua prima partita in Promozione.

La vera svolta nel percorso professionale di Lorenzo arriva con il Vicenza, che gli consegna il debutto tra i professionisti nel marzo del 2018. Anche se le presenze in campo non sono molte, è chiaro che il giovane è destinato a calcare palcoscenici ben più prestigiosi. Il ritorno al Torino e il passaggio successivo al Brescia nelle giovanili confermano le enormi potenzialità quando, a dispetto dei numeri raccolti in Primavera, il Palermo decide di fare un vero e proprio colpo nel mercato di Serie D, acquistandolo a titolo definitivo.

È con la maglia rosanero che Lucca esplode definitivamente, conquistando subito la Serie C grazie alla sua fame di gol e all’intelligenza tattica che lo rende un incubo per le difese avversarie. È un cammino travolgente quello del 2020-2021, coronato da 14 reti che portano il Palermo ai vertici del campionato e Lorenzo all’attenzione degli addetti ai lavori di tutte le categorie superiori.

Nel luglio 2021, il Pisa decide di portarlo in Serie B. Anche in quest’occasione, il centravanti mostra un avvio bruciante: sei gol nelle prime otto giornate. Poi, il talento fatica a trovare la stessa continuità, ma i momenti di alto spettacolo restano negli occhi dei tifosi nerazzurri. E quando uno come Lorenzo Lucca cattura il cuore dei supporter, non è mai per caso.

L’Ajax, squadra che storicamente sa riconoscere il valore degli attaccanti unici, lo prende in prestito nell’estate del 2022, con un’opzione di riscatto a 10 milioni di euro—un record per gli italiani nei Paesi Bassi. Qui Lucca diviene il primo calciatore italiano a vestire la storica maglia degli olandesi. Mostra ancora una volta lampi di classe entrando e segnando subito all’esordio, nonostante un’annata complessa nell’Eredivisie, in cui deve fare i conti con un calcio più veloce e tattico.

Concluso il prestito con l’Ajax senza che il riscatto venga esercitato, Lucca fa rientro in Italia, attirando l’interesse dell’Udinese. Nel luglio 2023 il club friulano lo acquisisce in prestito con diritto di riscatto e ciò si rivela una mossa azzeccata. Sotto le istruzioni del tecnico Kosta Runjaić, Lucca trova un ambiente ideale per esprimersi al meglio. L’esordio in Coppa Italia, con gol, è solo un preludio alla sua prima marcatura nella massima serie contro il Genoa. Si inserisce rapidamente nei meccanismi di gioco, evidenziando ancora una volta resistenza fisica e tecnica di livello, su cui non si discute.

La fiducia dell’Udinese viene ripagata, tanto che nel giugno 2024 Lucca firma un contratto fino al 2028, consolidando il suo percorso di maturazione nel massimo campionato italiano. L’attaccante continua ad essere un punto fermo anche in nazionale, facendo parte degli azzurri alla guida di Luciano Spalletti. Precedentemente attore principale nell’Under-21, il suo debutto con la nazionale maggiore arriva nell’ottobre 2024 in Nations League contro Israele. Le fasi successive evidenziano la sua capacità di adattamento e prontezza, aspetti mutili determinati per un attaccante che aspira a scrivere pagine memorabili per il calcio italiano.

E così, con l’acume tattico di un veterano e la freschezza di chi ha ancora molto da imparare e offrire alla Serie A, Lorenzo Lucca si muove verso il futuro. In lui ripongono speranze non solo i tifosi di Udinese e Italia, ma un intero movimento calcistico che non vede l’ora di applaudire nuove generazioni di italiani capaci di stupire in tutto il mondo.