Il giornalista Riccardo Trevisani è intervenuto ai microfoni di Cronache di Spogliatoio nel corso della trasmissione Fontana di Trevi, dove ha analizzato la prestazione del Napoli e le condizioni di gioco di Kevin De Bruyne. Trevisani ha sottolineato come, ancora una volta, il Napoli sia riuscito a non lasciare punti sul campo, paragonando il loro andamento alla metafora dell’asino di Benitez: inizialmente si potrebbe pensare a una casualità, ma a lungo andare emerge una costanza che non può essere ricondotta solo alla fortuna.
Riguardo a Kevin De Bruyne, Trevisani ha espresso la sua opinione sulla posizione in campo del centrocampista belga, evidenziando che il Napoli, con il suo stile di gioco solido e conservativo, non sempre riesce a mettere De Bruyne nelle migliori condizioni per esprimere il suo talento. Lanci come quello che ha fornito a Rrahmani la scorsa settimana sono esempi della sua classe, ma per sfruttare appieno le sue capacità, De Bruyne deve essere posizionato più vicino alla porta, in modo da avere maggiore possibilità d’incidere. A 20 metri dalla porta, De Bruyne può fare la differenza, ma se deve operare a 45 metri, circondato da avversari, il suo impatto rischia di essere limitato. Trevisani conclude proponendo che il Napoli dovrebbe avvicinarsi ai 30 metri dalla porta avversaria per permettere a De Bruyne di esprimersi al meglio.