Antonio Conte è noto per essere un allenatore che divide le opinioni: molti lo venerano per la sua grinta e determinazione, ma altri sono critici nei confronti dei suoi metodi diretti e talvolta scomodi. La sua filosofia di allenamento si fonda su impegno intenso, schiettezza e un approccio intransigente che spesso non trova il consenso unanime. Mentre alcuni calciatori trovano la sua grinta stimolante, altri possono percepirla come un fattore deprimente che influisce negativamente sul morale e le prestazioni.
Recentemente, l’ex calciatore di Conte, Djed Spence, ha espresso critiche dure nei confronti del suo periodo con il tecnico italiano, durante un intervento al podcast “Rio Ferdinand Presents”. Spence ha descritto la sua esperienza con gli Spurs come travagliata, accusando Conte di non avergli mai dimostrato vero sostegno. Provenendo da una stagione eccezionale, Spence si aspettava di ricevere la fiducia del suo allenatore, ma è rimasto deluso per i commenti del tecnico che hanno minato la sua sicurezza.
Ha affermato: “Il maggiore ostacolo è stato non sentire mai il sostegno dell’allenatore. Dopo un grande anno, ero carico e in forma, ma le sue parole mi hanno quasi distrutto. Sembrava che tutto ciò che facessi non fosse mai abbastanza”. Spence critica inoltre il modo in cui Conte gestiva gli allenamenti, ritenendolo troppo ripetitivo e privo di variazioni, dicendo: “Avevo bisogno di conferme, ma ho parlato con lui solo una volta. Gli allenamenti erano monotoni, sempre la stessa cosa, e questo ha minato la mia autostima.”
