Nonostante l’inizio di stagione fulminante, segnato da quattro vittorie consecutive, la prima sconfitta del Napoli in campionato, la prima da febbraio, ha sollevato alcune preoccupazioni in merito al sistema di gioco scelto da Antonio Conte. Il 4-1-4-1, infatti, pur offrendo solide prestazioni, lascia intravedere lacune tattiche che, se non affrontate, potrebbero compromettere i risultati futuri.
Il centrocampo partenopeo è formato dai cosiddetti “Fab 4”, un quartetto di indiscutibile qualità e talento. Tuttavia, il bisogno di bilanciare bene il gioco richiede di sacrificare uno di loro per valorizzare le individualità della squadra. Kevin De Bruyne, utilizzato attualmente in un ruolo più arretrato, non riesce a esprimere al meglio le sue capacità. Avvicinarlo alla porta, infatti, gli consentirebbe di connettere meglio il centrocampo con l’attacco e sfruttare le sue doti nel trovare spazi e colpire dalla distanza. Anche McTominay, schierato più esterno, tende a perdere in efficacia, oscurando le straordinarie capacità dimostrate nella scorsa stagione di Serie A.
La formazione di Conte tende a svilupparsi principalmente sulla fascia destra, mentre la sinistra appare meno efficace, specialmente quando McTominay si accentra. Una possibile revisione tattica potrebbe essere l’adozione di uno schema 3-4-2-1 o 3-4-3: ciò permetterebbe a De Bruyne e McTominay di giocare come mezze punte, sfruttando la rapidità di Gutierrez o Spinazzola sulla sinistra e Politano sulla destra. In difesa, Beukema e Buongiorno potrebbero ricoprire il ruolo di braccetti, con Rrahmani centrale, sebbene anche Di Lorenzo e Olivera siano valide opzioni.
Durante le fasi di non possesso, il modulo potrebbe trasformarsi in un 5-3-2, con gli esterni che abbassano il baricentro a rinforzare la difesa. McTominay potrebbe così arretrare fino al centrocampo, mentre De Bruyne e Hojlund (o Lucca) si occuperebbero della pressione alta.
Un ulteriore approccio più conservativo potrebbe prevedere il passaggio al 4-3-3, rinunciando a uno tra McTominay e De Bruyne, con Lang o Neres che potrebbero alternarsi in attacco sulle fasce offensive.
Conte, dunque, si trova a dover valutare attentamente la sua disposizione in vista della prossima sfida di Champions League contro lo Sporting Lisbona. Ciò che resta da vedere è se il tecnico opterà per un cambio di strategia, o se continuerà a puntare sulle sue iniziali intuizioni tattiche.










