Il commento di Sandro Sabatini: delusione contro il Milan

Dal suo canale YouTube, il giornalista Sandro Sabatini ha analizzato la partita Milan-Napoli, conclusa 2-1 a favore dei rossoneri: “Il Milan vince con molta sofferenza nel finale… ma una vittoria sofferta diventa ancora più bella per i tifosi, che tornano a cantare a San Siro e a gustare un primato in classifica che non vivevano da molti mesi, se non anni. Questo è il verdetto della sfida, che consente al Milan di battere il Napoli 2-1 al termine di novanta minuti e oltre — 102 per la precisione — in cui i rossoneri hanno dato una lezione di calcio nel primo tempo, segnando due gol e sfiorando il terzo, mancato solo per un errore sotto porta di Fofanà. Concedendo così, obiettivamente, molto poco al Napoli.”

“Nel secondo tempo, però, tutto è cambiato. Non tanto all’inizio, durante il primo quarto d’ora, quanto dopo l’espulsione — giusta — di Estupinan, che ha provocato il fallo su Di Lorenzo e concesso il rigore trasformato da Kevin De Bruyne. Da quel momento in poi, il Napoli ha assediato il Milan, che ha cercato di replicare contando anche sulla sua panchina. Una panchina che, naturalmente, non offre ad Allegri le stesse possibilità che ha Conte, il quale ha fatto entrare alcuni giocatori, tra cui un David Neres in grande forma. Tuttavia, il cuore da solo non basta: per vincere, o anche solo per pareggiare, servono anche i giocatori.”

“Quest’anno, il Milan ne ha uno che, rispetto all’anno scorso, è di un’altra categoria: Luka Modric. Definirlo ‘campione’ è limitante, si tratta di un fuoriclasse. Nonostante i suoi quarant’anni, che in campo non si notano assolutamente. Anche al novantesimo, o al centesimo minuto considerando il recupero, era lì: pronto a impostare, pressare e difendere. Accanto a lui, Rabiot ha offerto una prestazione notevole, anche se meno in risalto rispetto al solito. Nel Napoli, Meret è stato incolpevole sui gol subiti, mentre Lobotka si è dimostrato di una categoria inferiore rispetto a Modric nella regia.”

“Kevin De Bruyne resta un giocatore di grande classe, ma se confrontato con Modric perde il confronto. Anche McTominay è un ottimo giocatore, ma fatica a trovare la posizione, partendo da sinistra. Il più brillante dei centrocampisti del Napoli è stato Anguissa, mentre Hojlund è stato una delusione assoluta. Politano ha giocato meglio in altre occasioni. Ora si dirà: ‘Il Napoli paga il doppio impegno con la Champions League’. Io dico che questi discorsi si possono fare solo quando la Champions è completata almeno per un certo periodo, perché in settimana il Napoli si era riposato. Il Milan, invece, aveva giocato contro il Lecce. In stagione, quindi, il Milan ha una partita in più del Napoli: dovrebbe essere più stanco, non meno. Questo dicono i numeri, non i discorsi.”

“Sempre i numeri ci dicono che non raccontano tutto: perché se si guardano le conclusioni, il dominio del gioco, effettivamente nell’ultima mezz’ora — approfittando dell’uomo in più — il Napoli avrebbe anche potuto raggiungere il pareggio. Ma non l’ha fatto. Considerando i numeri, al vertice della classifica troviamo la Roma, con la difesa meno battuta. Segue il Milan, seconda difesa meno perforata — considerando i due gol subiti dalla Cremonese alla prima giornata e quello su rigore del Napoli. È evidente che la difesa è stata rafforzata dai concetti di Allegri. Insieme a Roma e Milan, c’è il Napoli, con le altre squadre dietro.”

“È presto, anzi molto presto, per dire che sarà una corsa a tre. Ma non è presto per riconoscere al Milan ciò che merita: grandi complimenti per il lavoro svolto, per l’apporto di Massimiliano Allegri e per la capacità di riconquistare i propri tifosi. E questo non è poco. Con la vittoria e con la classifica della serata, il Milan rivive una situazione che non viveva da molto tempo”.