Pepe Reina, l’ex portiere del Napoli, ha condiviso i suoi ricordi in un’intervista presso l’Ambasciata di Spagna in Italia. Parlando dei suoi quattro anni trascorsi a Napoli, ha espresso come la città e la sua gente lo abbiano conquistato lui e la sua famiglia. Ha sottolineato somiglianze tra la cultura napoletana e quella del sud della Spagna, caratterizzate da un calore che è penetrato nel suo cuore, arrivando a citarlo con un noto detto napoletano: “A Napoli si piange due volte, una quando arrivi e un’altra quando te ne vai”.
Commentando il celebre scudetto perso in albergo, Reina ha detto che, nonostante avere totalizzato 91 punti senza vincere il campionato, ciò non rappresenta una delusione a causa del grande spirito di squadra e umanità che caratterizzava il gruppo.
Il suo trasferimento a Milano nel 2018, un ambiente calciistico e culturale molto diverso, è stato segnato da grandi aspettative. Tuttavia, le circostanze non hanno permesso l’esperienza sperata, seppur lasciando un ricordo positivo delle persone incontrate.
Nel 2020, dopo sei mesi in Inghilterra e il ritorno in Italia durante la pandemia, Reina si è adattato facilmente alla vita a Roma grazie alla familiarità con il contesto italiano. Ha lodato l’architettura e il romanticismo della città.
Dopo aver vissuto in città come Napoli, Milano, Roma e più recentemente Como, Reina ha notato Como come un’emozionante nuova sfida, elogiando l’ambizioso progetto del club sostenuto da una proprietà molto ricca. Cesc Fabregas, ex compagno di squadra, è per lui un’ispirazione nel nuovo progetto.
Guardando alla nazionale spagnola, Reina ha descritto Euro 2008 come una “conquista”, il Mondiale 2010 come un “sogno”, ed Euro 2012 come un “record”. Ha ricordato la vittoria del Mondiale come un privilegio, definendo quell’evento un sogno divenuto realtà per ogni calciatore e sottolineando l’importanza di quei momenti indimenticabili nel suo percorso.
La Spagna, pronta a ospitare la Coppa del Mondo del 2030, è vista da Reina come perfettamente preparata per un evento di tale portata, avendo già dimostrato la sua capacità organizzativa. Con entusiasmo, il Paese si prepara a incorniciare il calcio come elemento essenziale della vita quotidiana.
Attualmente allenatore dell’Under 19 del Villarreal, Reina si ispira alla filosofia di Maurizio Sarri, ammirando la sua capacità di gestione dello spogliatoio. Infine, se dovesse passare una serata con ex compagni, sceglierebbe David Villa, Santi Cazorla, Cesc Fabregas, Fernando Torres e Albert Riera per condividere quei momenti indimenticabili.










