Presso lo stadio comunale di Mugnano si è svolta la “Partita del Cuore Santo Vive”, un evento benefico organizzato per sostenere l’associazione “Santo Vive”, caratterizzato dalla presenza di speaker e deejay delle radio campane, oltre a eccellenze del territorio come ex calciatori azzurri, cantanti, attori e imprenditori.
Nicola Mora ha parlato sottolineando l’importanza dello sport non solo come attività fisica ma anche come momento di aggregazione. “Lo sport è vita, lo sport è aggregazione, quindi vedere tanti ragazzi che onorano la memoria di Santo, che era un ragazzo come loro, fa sempre piacere”, ha dichiarato Mora. Ha poi espresso la speranza che queste manifestazioni aiutino a trasmettere ai giovani il valore del rispetto, sia dentro che fuori dal campo, poiché “si sta un po’ perdendo di vista quello che è il valore della vita reale, e questi giovani devono capire che non si può morire come morto Santo”.
Mora ha anche riflettuto sui cambiamenti nell’approccio dei giovani al calcio, notando una riduzione della passione e dell’entusiasmo con cui ci si avvicina a questo sport rispetto al passato. Oggi, molti giovani sono spinti a praticare il calcio più per desiderio dei genitori che per una reale passione, e questo, secondo Mora, rappresenta una perdita per la gioventù, a livello sia civile che sociale. Inoltre, ha sottolineato come la carenza di talenti nazionali nei vivai possa avere ripercussioni significative sul futuro del calcio italiano.
Infine, Mora ha fornito il suo giudizio sull’inizio di stagione del Napoli, descrivendolo come “nettamente positivo in campionato”. Ha lodato la rosa messa a disposizione di Antonio Conte, ritenendola altamente competitiva e ben attrezzata per difendere lo scudetto. In ambito europeo, Mora ha evidenziato le buone prestazioni, nonostante una sconfitta iniziale contro il Manchester City, compensata però dal pronto riscatto contro lo Sporting Lisbona, il che lascia ben sperare anche nelle competizioni internazionali.










