Cyril Ngonge sta dimostrando ottime prestazioni con la maglia del Torino nelle ultime partite di campionato. Di conseguenza, il club granata potrebbe valutare l’idea di riscattarlo dal Napoli per la cifra stabilita di 16 milioni di euro concordata durante il periodo estivo, a meno che il presidente Cairo non ottenga uno sconto.
Scrive Tuttosport che nelle più recenti apparizioni Ngonge ha cambiato marcia rispetto alle prime uscite, dove aveva destato meno impressioni positive. L’attaccante esterno è giunto al Torino in prestito oneroso dal Napoli per 1 milione di euro, con un’opzione di riscatto fissata a 16 milioni. Una somma elevata per i parametri del Torino, sebbene le recenti esibizioni dell’atleta sembrino giustificarla. Al Napoli, Ngonge era ostruito da una concorrenza considerevole, mentre al Torino non ha rivali in grado di contrastarlo per un posto da titolare, godendo soprattutto della fiducia incondizionata del tecnico. Cairo non intende ancora emettere l’assegno per il riscatto, preferendo attendere l’evoluzione delle prestazioni del belga nel prosieguo del campionato. Poi, tenterà di negoziare un ribasso con De Laurentiis, una pratica ormai consueta per il Torino quando si tratta di acquisti con diritto di riscatto. Quest’estate aveva accennato a uno sconto per Elmas dal Lipsia, ma il macedone è poi rimasto nella sua squadra.
Ngonge, relativamente al suo ruolo sul campo, ha dichiarato: “Di base io nasco come prima punta, ma nel tempo mi sono adattato a seconda punta e poi sugli esterni in Olanda. Preferisco giocare come seconda punta, anche se se si tratta di un esterno, il ruolo che prediligo è a destra a piede invertito.”
Parlando degli allenamenti sotto la guida di Conte, ha aggiunto: “Prima che Conte arrivasse, avevo parlato con un giocatore dell’Inter che era stato allenato da lui e mi aveva avvertito che non sarei stato pronto. Non gli avevo creduto, ma in ritiro abbiamo fatto un mese di vera fatica. Gli allenamenti sono stati di un’intensità mai provata in altre squadre, ma ci hanno reso degli autentici ‘mostri’ in campo, superando i nostri limiti. È stato un sacrificio per un grande risultato.”










