L’edizione odierna di Repubblica ha rivolto una critica alla strategia di calciomercato del Napoli, sottolineando una tendenza considerata azzardata. Secondo quanto riportato, la partita di sabato ha evidenziato una pratica rischiosa: vendere rapidamente per cambiare ambiente, forse per eliminare tensioni interne allo spogliatoio. Le emozioni del giocatore Giovanni Simeone, unite ai suoi rimorsi per aver ferito la sua ex squadra, suggeriscono una riflessione necessaria. Vendere un attaccante del calibro di Simeone per 10 milioni in due rate, per poi investirne quasi 40 nell’acquisto di Lucca, è una mossa che complica anche il percorso di crescita del nuovo arrivato. Lucca avrebbe avuto bisogno di maggiore protezione e di un inserimento più graduale. Nonostante le difficoltà avute a Udine, si trova ora in difficoltà a trovare la giusta connessione con il resto del gruppo partenopeo. È opportuno concedergli ancora tempo per integrarsi completamente. L’allenatore Antonio Conte e il direttore sportivo Giovanni Manna potrebbero aver ecceduto nel cambiare troppo rapidamente, forse per un’eccessiva pressione nel voler vincere. Le premesse di uno scudetto suggerivano un mercato più conservativo con l’acquisto di tre rinforzi chiave: un sostituto per Kvara e due giocatori simili a Di Lorenzo e a Anguissa. Tuttavia, questi innesti non sono arrivati, e al loro posto sono stati acquistati nove giocatori, molti dei quali sono ancora in attesa di prendere parte alle gare decisivi.










