Cessione Raspadori, Rossi: “il Napoli non ha puntato sul suo approccio”

Giacomo Raspadori non sta avendo l’impatto positivo che molti si aspettavano all’Atletico Madrid, mentre il Napoli sta lottando in avanti anche a causa dell’infortunio di Romelu Lukaku. Questa situazione porta a interrogarsi sulla decisione del Napoli di lasciarlo andare.

In un’intervista a Radio Napoli Centrale, durante il programma “Un calcio alla radio”, il giornalista de “Il Mattino” Angelo Rossi ha discusso delle dinamiche di spogliatoio del Napoli e della cessione dell’attaccante ex Sassuolo. Rossi ha sottolineato come la partenza di Raspadori sia stata motivata da scelte tecniche, dicendo: “Ci hanno spiegato che, di fronte alla prospettiva di un ruolo da titolare, Raspadori avrebbe preferito lasciare. Ha optato per questa decisione nonostante la mancanza di garanzie sicure sul suo nuovo ruolo. Personalmente, lo avrei lasciato andare solo se Lucca avesse fornito maggiore sicurezza”.

Rossi ha continuato spiegando che l’ex giocatore dell’Udinese offre la possibilità di far salire la squadra, ma l’infortunio di Lukaku ha complicato i piani. “Raspadori era in grado di proporre un gioco differente, ma il Napoli ha scelto di non puntare su quel tipo di approccio. A livello di caratteristiche, Hojlund è più simile a Lukaku”, ha aggiunto. Poi, riferendosi al calcio di Maradona contro la Juventus, ha dichiarato: “Il gol di 40 anni fa resta uno dei più difficili e significativi, sicuramente fra i tre migliori di Diego con la maglia azzurra”.

Per quanto riguarda la dialettica di Antonio Conte nelle conferenze stampa, Rossi ha chiarito: “Si tratta del suo modo di esprimersi. Comprendo Conte, il quale continua a sottolineare le cose che non vanno. Questo rivela una sottile tensione di nervi e di politica calcistica. Dopo l’episodio di Napoli, l’Inter ha beneficiato di alcune decisioni arbitrali favorevoli. È giusto che Conte continui a sollevare tali questioni, data la confusione esistente in ambito arbitrale”.