È dalla sfida casalinga con il Genoa, con il gol di Hojlund, che nessun attaccante o esterno del Napoli va a segno. Quali potrebbero essere le cause?
Il problema è percepito come particolarmente delicato. In effetti, Antonio Conte non ha gradito la domanda sulle carenze dell’attacco del Napoli durante la conferenza stampa di presentazione della sfida con l’Eintracht. “Prima di queste due partite (Lecce e Como, ndr) si discuteva della scarsa solidità in difesa… ora si parla dell’attacco. Si cerca sempre il bicchiere mezzo vuoto, nonostante tutte le difficoltà che continuiamo ad affrontare. È evidente che servono più gol. Anguissa ne ha segnati più dell’anno scorso. Cerchiamo di essere seri”, aveva risposto l’allenatore. Il fatto è che gli azzurri non hanno trovato il gol neanche nella partita di Champions League contro i tedeschi, concludendo con uno sterile 0-0 che rischia di compromettere il cammino nel girone e che rappresenta un segnale tutt’altro che positivo.
È passato esattamente un mese dall’ultimo gol segnato da un attaccante, centravanti o esterno. Bisogna tornare indietro di sei gare, al Napoli-Genoa del 5 ottobre. Ekhator aveva aperto le marcature, Anguissa aveva pareggiato e Hojlund aveva tolto la squadra di Conte dai guai. La pausa per le nazionali, durante la quale il danese è tornato acciaccato, è stato un fattore determinante per l’assenza di gol. Al rientro, il Napoli ha perso 1-0 con il Torino e poi 6-2 con il Psv; nella disfatta, McTominay ha segnato una doppietta. Il 3-1 sull’Inter è stato il risultato del centrocampo: De Bruyne, Anguissa e lo scozzese hanno regolato i nerazzurri. “La virtù sta nel mezzo”. A Lecce, è stato il camerunense a risolvere l’incontro, prima dei due 0-0 con Como e Eintracht che ci portano a oggi.
Le ragioni sono molteplici e si concentrano soprattutto sulle assenze. Quella recente di Hojlund è rilevante, ma non va dimenticato Lukaku che non ha ancora giocato un minuto e dovrebbe tornare il mese prossimo. Poi ci sono i problemi di chi è in campo. L’impatto di Lucca è minimo (con un solo gol), Ambrosino non ha avuto abbastanza opportunità per essere valutato. Sul fronte degli esterni, il rendimento in termini di reti è insoddisfacente: Politano, Lang e Neres devono ancora trovare la via del gol. Sebbene Conte abbia dimostrato che non servono tantissimi gol per primeggiare, l’attuale digiuno sta diventando significativo e insostenibile a lungo termine.










