Marianucci sul Napoli: “Realizzo un sogno, ispirato da Ramos”

Luca Marianucci, nuovo difensore del Napoli, è stato presentato ufficialmente alla stampa durante l’ottavo giorno di ritiro a Dimaro Folgarida.

Alla domanda su come la presenza di molti giocatori stranieri nel campionato influisca sull’esplosione dei talenti italiani, Marianucci ha risposto: “Emergere è difficile sia che si sia italiani o stranieri, l’importante è lavorare sodo e trovare il proprio spazio”.

Riguardo al significato di essere un giocatore del Napoli, Marianucci si è detto entusiasta: “È un sogno che si realizza, sin da bambino sognavo di giocare in una delle squadre più forti d’Italia. Essere qui è un onore immenso”.

Ha condiviso anche le sue impressioni su Antonio Conte, dicendo: “Ho parlato con il mister, grazie a lui ho esordito in Serie A. Sto apprendendo da Conte in questi giorni, il lavoro svolto sarà utile negli anni a venire”.

Alla domanda sulla rinascita della scuola dei difensori italiani, Marianucci ha affermato: “Penso a me stesso, a ciò che ho realizzato e a ciò che dovrò ancora fare. Il percorso è ancora lungo, ma continuo con la testa sulle spalle”.

Quando era all’Empoli e ricevette la chiamata del Napoli, ha raccontato che inizialmente fu preso di sorpresa: “La chiamata del Napoli mi ha spiazzato, ma la felicità era enorme. Giocare a Napoli come avversario è stata un’emozione fortissima”.

Descrivendo le sue caratteristiche, Marianucci ha detto di amare il gioco di squadra: “Mi piace fraseggiare e collaborare con gli altri reparti”.

Per quanto riguarda l’integrazione con i compagni, ha dichiarato: “Non so ancora con chi mi integrerò meglio. Ho giocato con Juan Jesus in questi giorni, lo sapremo meglio col passare del tempo”.

Alla domanda su ciò che è piaciuto al dirigente Cristiano Giuntoli, ha detto: “Sono uno che non si arrende mai, anche quando le cose non vanno bene. Anche le mie capacità di difensore in fase di impostazione potrebbero aver colpito”.

Spera di guadagnarsi più spazio nella squadra: “Attualmente sono il quinto difensore. Spero di ritagliarmi un mio spazio, il lavoro sarà la mia arma vincente”.

Riflettendo sul recente compleanno, Marianucci ha detto, “È stato uno dei compleanni più belli della mia vita nonostante gli impegni, e spero di realizzare tanti sogni”.

Ha espresso l’onore di poter giocare nello stadio Diego Armando Maradona: “Sarà un onore”.

In merito al numero di maglia 35: “Rrahmani è un modello per me. Ho scelto il 35 per caso, inizialmente per Baldanzi, e continuerò ad indossarlo”.

Riguardo alla competizione con Lucca e Lukaku, ha detto: “Lavorare con loro è sicuramente uno stimolo”.

Ha detto che si sentirà felice e soddisfatto se: “Se riuscirò a disputare un grande campionato e a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

Sottolineando l’importanza dell’esperienza in Serie C, Marianucci ha affermato: “La rifarei migliaia di volte, mi è stata molto utile. A volte posso sembrare troppo sicuro di me in campo”.

Per crescere ulteriormente, ha detto che deve lavorare sulla “marcatura, come stare sull’uomo e su tutti gli aspetti difensivi”.

Infine, ha parlato della sua versatilità in difesa: “Difendere è più semplice. Mi adatto bene sia in una difesa a quattro che a tre, ma naturalmente decide sempre il mister”.

Marianucci non aveva poster di campioni nella sua stanza da bambino, “Preferivo conservare le mie foto mentre giocavo, ma mi ispiravo a Sergio Ramos”.