Antonio Conte, durante il ritiro, aveva espresso fiducia nei confronti di Milinkovic-Savic, acquistato dal Torino, affermando che avrebbe condiviso serenamente la stagione con Alex Meret. Quest’ultimo, celebrato come il portiere dei due scudetti del Napoli, aveva rinnovato il contratto a fine giugno dopo lunghe trattative. L’acquisto di Vanja, avvenuto per circa 20 milioni di euro, sembrava un passo in controtendenza rispetto al rinnovo di Meret, ma Conte ha mantenuto le gerarchie invariabili per le prime due giornate di campionato, schierando Meret tra i pali.
Durante la pausa, però, Milinkovic-Savic ha lavorato intensamente per tentare di guadagnarsi il posto. A differenza di Meret, convocato in nazionale da Gattuso per le gare contro Estonia e Israele, il serbo ha preferito rimanere a Castel Volturno per allenarsi con Conte, una scelta che potrebbe rivelarsi determinante in vista della sfida contro la Fiorentina al Franchi.
Tradizionalmente, Conte non è propenso all’alternanza tra portieri, avendo sempre stabilito gerarchie chiare nei suoi club. Tuttavia, se Milinkovic-Savic dovesse essere scelto come titolare a Firenze, non significherebbe necessariamente che abbia superato Meret nelle gerarchie ma piuttosto che Conte potrebbe adottare una “alternanza scientifica” nelle settimane in cui il Napoli è impegnato su più fronti.
Questo scenario rappresenta una novità per il gruppo partenopeo sotto la guida di Conte, che nella scorsa stagione ha potuto preparare le partite con maggiore calma avendo un solo impegno settimanale. L’esordio di Milinkovic-Savic potrebbe coincidere con il ritorno del Napoli in Champions League, in programma il 18 settembre a Manchester contro il City. Non è una coincidenza; con la prospettiva di frequenti rotazioni, anche i portieri saranno parte di questa gestione dinamica. Conte aveva prefigurato questo scenario già all’inizio della stagione: Milinkovic-Savic e Meret saranno in competizione per una maglia da titolare durante l’intero campionato.
