Il Napoli ha ceduto nel corso di un’amichevole estiva contro l’Arezzo per 2-0, suscitando critiche tra i tifosi. Inizialmente euforici, ora molti hanno smesso di parlare di “triplete” per la prossima stagione. La squadra partenopea è ancora in fase di ricostruzione e necessita di ulteriore lavoro in vista dell’inizio del campionato, mentre il tecnico Antonio Conte ha bisogno di tempo per assemblare il gruppo.
Il Napoli, ancora in fase di ristrutturazione, necessità del giusto tempo per crescere
Marco Azzi, nella sua rubrica sull’edizione napoletana di Repubblica, sottolinea l’importanza di un approccio umile. Dopo il passo falso con l’Arezzo, i toni trionfalistici si sono smorzati tra le strade di Dimaro e allo stadio di Carciato. L’entusiasmo esuberante dei giorni precedenti è stato attenuato, con meno discussioni su uno scudetto o una Champions League già in pugno.
Giocatori come Di Lorenzo, Spinazzola, Buongiorno e Juan Jesus si erano lasciati trasportare dall’emozione, ipotizzando traguardi ambiziosi prima del tempo. Tuttavia, come il match ha mostrato, il lavoro necessario è ancora tanto. Conte, consapevole di questo, ha subito spronato la squadra alternando ricompense e dure sessioni di allenamento. Dopo una mattinata di intensa preparazione, è stata concessa una pausa nel pomeriggio per ricaricare le energie.
Nonostante la vittoria dello scudetto nella passata stagione, la rosa non era completa e le varie mosse di mercato lo hanno evidenziato. I titolari, provati dallo stress della corsa al titolo, stanno gradualmente riadattandosi ai ritmi intensi. Così era insensato aspettarsi un avvio sprint. Lavoro, tempo e fiducia sono quindi gli elementi essenziali per questo nuovo Napoli.
Le nuove acquisizioni hanno un grande potenziale, ma al momento non offrono garanzie immediate. La solidità del gruppo della scorsa stagione rimane il pilastro su cui costruire, arricchito da elementi funzionali ma non ancora affermati, tranne De Bruyne, l’unico vero campione tra i nuovi.